Gian Maria Mossa: la raccolta di Banca Generali oltre i 3 miliardi nel primo semestre del 2025

Gian Maria Mossa

Un semestre da oltre tre miliardi di raccolta, con una crescita a doppia cifra negli Assets under Investment che è proseguita anche a giugno, privilegiando la qualità delle soluzioni gestite rispetto al parcheggio della liquidità”: così l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali Gian Maria Mossa ha commentato i risultati della prima metà dell’anno.

Solo nel mese di giugno, la raccolta netta ha raggiunto i 308 milioni di euro che, sommati a quelli dei mesi precedenti, fanno registrare un totale da inizio anno di oltre 3 miliardi. Un dato che tiene conto anche del significativo incremento degli esborsi per le scadenze fiscali di giugno, pari a 225 milioni, per un complessivo di 527 milioni dall’inizio del 2025. L’incremento della raccolta in Assets under Investment, con flussi per 493 milioni, fa emergere una forte domanda di riqualificazione dei portafogli dei clienti, con una raccolta nella categoria di 1.628 milioni di euro.

Le soluzioni gestite hanno rilevato flussi sostenuti e sono state trainate dalla richiesta di contenitori finanziari e fondi di casa. Questi ultimi spinti pure dal lancio di nuovi comparti in risposta alle esigenze di investimento del momento. Confermata, inoltre, la solidità della domanda di Polizze Tradizionali, con flussi per 277 milioni a giugno e 662 milioni da inizio anno.

Questi dati, secondo l’AD e DG di Banca Generali Gian Maria Mossa, assumono “ancor più valore se si considera il contesto di incertezza e il peso delle scadenze fiscali”. “Conferma – ha rimarcato il manager – della professionalità dei nostri banker nella diversificazione, e della versatilità della nostra gamma d’offerta che si è ulteriormente rafforzata nelle ultime settimane con nuove strategie all’avanguardia”. Tra i punti di forza del modello di consulenza di Banca Generali, il dialogo con gli imprenditori si va progressivamente arricchendo del contributo derivante dalle competenze dell’investment bank Intermonte, la quale garantisce ulteriori spazi di sviluppo nella gestione del patrimonio d’impresa.

In attesa di schiarite dalle variabili esogene – ha concluso Gian Maria Mossa – la banca prosegue compatta e determinata verso gli obiettivi di raccolta sui livelli d’eccellenza dell’anno scorso”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

diciotto − dodici =