Azienda agricola Calvini trionfa al Premio Vermentino 2025

Azienda agricola Luca Calvini logo

L’Azienda agricola Calvini di Sanremo si conferma eccellenza del Ponente ligure, conquistando due prestigiosi riconoscimenti al Premio Vermentino 2025 di Diano Castello, conclusosi nel weekend. Il Vermentino 2024 “Vigna del Poggio”, punta di diamante della produzione Calvini, ha ottenuto il primo posto per le province di Imperia, Savona e parte del Genovese, e si è aggiudicato il gradimento della giuria popolare, piazzandosi quinto a livello nazionale.

Un successo che va ben oltre la classifica: racconta la storia di un’azienda familiare radicata nella tradizione ma proiettata nel futuro. Fondata da Luigi Calvini, l’azienda è oggi guidata dal figlio Luca, affiancato dalla madre Mariagiovanna, dalla moglie Claudia e dalle figlie Ilaria ed Elena. Una filiera familiare che ha fatto della cura del territorio e della qualità artigianale la propria firma distintiva.

Trent’anni fa, proprio a Diano Castello, fu Luigi Calvini a essere premiato per il suo Vermentino. Oggi, il figlio Luca riceve lo stesso onore, completando un ideale passaggio di testimone che consolida la reputazione dell’azienda nel panorama vitivinicolo italiano.

Il vino premiato, il Vermentino 2024 “Vigna del Poggio”, è una produzione di nicchia che nasce da un cru selezionato sulla collina di Sanremo. L’affinamento e la ricerca continua di equilibrio tra freschezza e struttura lo hanno reso uno dei più apprezzati del concorso. Il riconoscimento della giuria popolare sottolinea il valore non solo tecnico, ma anche emozionale del prodotto.

Sebbene il primo posto nazionale sia andato alla Cantina del Morellino di Scansano (Toscana), e il miglior vino ligure in classifica generale sia risultato l’”Oro d’Isée” della Cantina Federici di Castelnuovo Magra (terzo posto), il risultato dell’Azienda Calvini dimostra che anche il Ponente ligure sa esprimere grandi eccellenze enologiche.

Il risultato di Diano Castello è l’ennesima conferma della visione lungimirante di Luca Calvini: investire nella qualità, valorizzare il territorio e coinvolgere le nuove generazioni. Un modello di agricoltura sostenibile e famigliare, che rappresenta una delle strade più promettenti per il futuro del vino italiano.

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