Per tanti ragazzi è da poco ricominciata la scuola e con essa pare siano tornati ad aumentare i casi di Covid. C’è chi richiama all’attenzione e alla prudenza e chi invece invita a non fare allarmismi. La pediatra Susanna Esposito consiglia ai bambini contagiati che presentano sintomi di restare a casa.
Sebbene le nuove varianti non sembrino aver portato ad un peggioramento dei sintomi, che continuano dunque ad essere più blandi rispetto agli anni precedenti, l’invito generale è alla prudenza. A destare preoccupazione è soprattutto l’eventuale accelerazione dei contagi nei mesi invernali, favorita dagli assembramenti che si verificano in contesti come quello scolastico. Sulla questione è intervenuto Mario Rusconi dell’Associazione Presidi, il quale ha riportato che l’indicazione fornita a professori e bidelli è quella di evitare gli assembramenti degli alunni. “In molte scuole – ha aggiunto – distribuiremo le mascherine utilizzando le tantissime scorte che ci furono date durante la fase critica della pandemia. Stessa cosa avverrà con il gel disinfettante”.
Il Direttore Generale della programmazione del Ministero della Salute, Francesco Vaia, chiede invece di evitare allarmismi. “Noi adesso abbiamo gli strumenti per la tutela e in questo momento sono sufficienti”, sostiene, “Basta allarmismi: non si può tornare indietro con misure che avevano un senso nel periodo di emergenza. Esiste il senso civico di responsabilità: la mascherina si può mettere se si è sintomatici per difendere gli altri”. Poi rassicura dicendo che presto verrà fatto “un punto su quello che è stato fatto finora” e sarà valutata la necessità di eventuali interventi strutturali.
Se il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha emanato linee guida per l’avvio di questo nuovo anno scolastico, la pediatra e Professoressa di Pediatria all’Università di Parma, Susanna Esposito, ha richiamato alla cautela, ricordando che “il Sars-Cov2 può comunque lasciare un bambino a letto e debilitato per giorni”. Meglio quindi restare a casa e tornare in classe quando non si è più sintomatici.
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