Quando in molti lo scorso anno ritenevano che l’inflazione sarebbe rientrata “in pochi mesi”, Massimo Malvestio in un’intervista a “Venezie Post” parlò della possibilità che arrivasse al 5%. Lo scenario delineato allora dall’avvocato, a distanza di un anno, è oggi realtà: l’avvocato è stato nuovamente intervistato nei giorni scorsi proprio in merito a quella lungimirante visione.
“L’inflazione era già partita prima del conflitto”, ha sottolineato l’avvocato Massimo Malvestio spiegando come il conflitto abbia aggravato il problema. “A mio avviso hanno cominciato a prevalere sulle forze deflattive sostanzialmente tre ordini di fattori: il primo è dato dalla abnorme crescita delle masse monetarie effetto delle politiche espansive delle banche centrali. Ma il secondo fattore, che viene spesso sottovalutato nell’analisi di questa fase inflattiva, riguarda le dinamiche demografiche che vedono i baby boomers avviarsi alla pensione senza che i nuovi entrati nel mondo del lavoro siano in numero sufficiente a sostituirli”.
Nell’analisi dell’avvocato Massimo Malvestio anche le politiche ESG hanno un peso in quanto si sta verificando: “Imposte dai fondi, dalle banche e dai regolatori alle società quotate prima, ma adesso quasi a tutte, hanno allontanato gli investimenti in risorse energetiche e in materie prime dalle logiche di mercato”. Il Presidente del Comitato Investimenti di Praude Asset Management LTD si è espresso infine sulla possibile evoluzione di tale scenario, a partire dalle parole del CEO di JP Morgan secondo cui l’uragano che ci aspetta sarà “minore o una tempesta Sandy”. È presto per dirlo secondo l’avvocato Massimo Malvestio: “Tutti si aspettano che la fase recessiva faccia rientrare l’inflazione. Vedremo, ma il punto vero è a che livello si attesterà e per quanto tempo. Se tornerà all’uno o due per cento tutto potrà essere superato, ma se dovesse attestarsi attorno al 5% – come ho detto un anno fa nell’intervista che vi ho rilasciato – il lago di benzina sulle cui sponde ci siamo attestati, si incendierà comunque e si assisterà ad un grande redistribuzione di ricchezza”.
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