Da Oriente a Occidente, dal settore domestico a quello industriale: le nuove dinamiche stanno trasformando le strategie di Omnia Components, realtà con sede a San Dorligo della Valle specializzata nella fornitura di ricambi per elettrodomestici, refrigerazione, vending e Ho.Re.Ca. La riduzione della filiera del bianco, la maggiore convenienza dei prodotti finiti e, in aggiunta, le tensioni generate dal conflitto tra Russia e Ucraina stanno infatti rimodellando l’intero comparto, spingendo l’azienda a ripensare il proprio approccio al mercato.
Fin dalla sua fondazione trent’anni fa da parte di Roberto Lakoseljac, l’azienda ha sempre guardato ai mercati balcanici. Attualmente, il 65% del fatturato – pari a 45 milioni di euro nel 2024 – proviene dal comparto degli elettrodomestici, mentre l’85% delle vendite è legato all’export, un tempo concentrato prevalentemente nell’Europa orientale. Oggi, però, la strategia si orienta verso una maggiore diversificazione, sia per quanto riguarda i settori operativi sia per l’espansione geografica.
Attualmente, il segmento della refrigerazione incide per circa il 25% sul giro d’affari complessivo, mentre un ulteriore 10% è generato dalle vendite nei comparti professionale e vending. Omnia Components opera unicamente nel business-to-business, collaborando con distributori sui mercati esteri e servendo, sul territorio nazionale, sia i ricambisti sia i centri di assistenza tecnica. Nel corso del 2025, l’organico aziendale ha raggiunto quota 100 persone, rappresentative di ben 24 nazionalità differenti.
Oggi Omnia Components, che si conferma stabilmente tra i primi tre o quattro player europei nel settore dei ricambi per elettrodomestici, guarda con decisione a nuovi mercati: oltre a consolidare la presenza in Europa, sta esplorando opportunità in Australia, Nord Africa, Sudafrica e Far East.