Alessandro Benetton alla Columbia University per Italian Symposium “United for Progress”

Alessandro Benetton

La prima edizione di Italian Symposium “United for Progress” ha riunito a New York alla Columbia University le più importanti personalità del mondo dell’economia, della politica e dei media. Tra loro anche il Presidente di Edizione Alessandro Benetton, che ha avuto modo di ripercorrere, dialogando con gli studenti della Business School dell’ateneo, il proprio percorso professionale segnato da decisioni coraggiose e risultati di rilievo. Basti pensare a quando agli inizi degli anni ‘90 diede vita a una delle prime realtà specializzate in private equity, 21 Invest, oggi attiva su scala internazionale con numeri davvero importanti. O quando nel 2022 assunse la presidenza di Edizione guidando il Gruppo in una profonda fase di trasformazione: alla base, ha spiegato agli studenti, la consapevolezza dell’importanza della discontinuità, ossia la capacità “di incominciare nuovi cicli, avendo il coraggio di rottura con il passato, il coraggio di uscire dalla zona di comfort e quello di immaginarci un futuro senza cadere nella trappola dell’autoreferenzialità”.

Direttrici di queste trasformazioni sono la sostenibilità, l’innovazione e il fattore umano: per Alessandro Benetton pilastri fondamentali per una crescita di valore. “Volevo avere aziende che fossero sostenibili, nel senso di creare valore condiviso. L’aeroporto di Roma, ad esempio, è tra i migliori dieci aeroporti al mondo, e abbiamo investito 50 milioni di euro in uno spazio in cui le startup possono sviluppare idee per migliorare l’esperienza dei viaggiatori”, ha spiegato nel suo intervento, evidenziando inoltre che lo scalo “diventerà carbon free dieci anni prima del previsto, grazie anche all’installazione del più grande campo di pannelli solari mai realizzato per un aeroporto europeo”. E parlando di Avolta, colosso del travel retail, il Presidente di Edizione ha evidenziato come anche la gender equality sia parte della sua filosofia imprenditoriale: “Un terzo dei nostri 1.700 dirigenti di Avolta sono donne, e abbiamo un piano per raggiungere la parità completa entro i prossimi cinque anni”.

Infine, Alessandro Benetton ha voluto ricordare anche il suo professore di Harvard Michael Porter, che lo ha ispirato nel suo percorso professionale: “Mi ha detto di cercare di essere il più libero possibile e di prendere le decisioni che ritengo giuste per me, piuttosto che quelle dettate dalla pressione dei pari o dalla convenienza. Perché alla fine, ciò che ti farà avere successo è la capacità di realizzare la tua visione senza essere influenzato da fattori esterni”.

L’Italian Symposium “United for Progress”, che si è svolto a New York, alla Columbia University, è organizzato dalla rete United Italian Societies che rappresenta oltre 11.000 studenti italiani in otto Paesi: giovani che, attraverso il dialogo sulle sfide contemporanee, si propongono di contribuire a rafforzare i legami transatlantici tra Italia e Stati Uniti. Alla guida del progetto Angelika Maria Lattanzio, studentessa in Management Science alla Yale University, e Tobias Luciano Benetton, studente di Matematica Applicata e Fisica.

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