Nvidia lancia Cosmos: l’IA che darà abilità umane ai robot

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Nvidia sta sviluppando Cosmos, un’intelligenza artificiale avanzata progettata per trasferire abilità umane ai robot umanoidi del futuro. Rev Lebaredian, responsabile della piattaforma Omniverse di Nvidia, specializzata nella creazione di mondi virtuali e gemelli digitali, descrive un futuro sempre più guidato dall’intelligenza artificiale e dall’automazione: “Le industrie chiedono robot perché non ci sono abbastanza lavoratori. Se non soddisfiamo questa domanda, la produzione delle aziende tra 10 o 20 anni andrà incontro a una crisi”. “Se parli con qualsiasi CEO che produca beni, o gestisca trasporti e supply chain o automazione di magazzino e logistica, ti dirà che il problema più grande è la carenza di personale”, ha ribadito Rev Lebaredian, “Tutto il know-how che risiede nelle menti della forza lavoro più anziana si sta perdendo e non abbiamo ricambi adeguati. E anche quando ci sono, la maggior parte non vuole fare i cosiddetti lavori “3D”: noiosi (dull), sporchi (dirty) e pericolosi (dangerous)”. Per questo Nvidia sta lavorando a una soluzione che, in sintesi, trasferisca l’esperienza umana ai robot. Si tratta di un nuovo modello di IA chiamato Cosmos che consentirà agli umanoidi di comprendere meglio il mondo reale. E che in futuro sbloccherà “opportunità da trilioni di dollari” ha detto Jensen Huang, CEO di Nvidia, durante l’ultimo CES di Las Vegas. “La nostra intera infrastruttura – strade, fabbriche, magazzini – è pensata per gli esseri umani. Non possiamo ridisegnare tutti gli edifici o gli impianti per un nuovo tipo di macchina, quindi se vogliamo un robot di uso generico, deve avere una forma umana per utilizzare gli spazi e gli strumenti già esistenti. Il modo più sicuro, facile ed economico è creare un simulatore abbastanza accurato e veloce per testare milioni di scenari diversi prima di installare l’aggiornamento nel mondo fisico”. Nel prossimo futuro, i robot umanoidi diventeranno sempre più comuni, ma si concentreranno sulle mansioni meno ambite. Un trend già visibile nel lavoro intellettuale, dove l’IA automatizza i compiti ripetitivi, lasciando agli esseri umani le attività creative e strategiche.

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