Valentina Pellegrini, Vicepresidente del Gruppo Pellegrini, ha parlato con passione della missione che da sempre guida le attività solidali della Fondazione Pellegrini: dare speranza e dignità a chi attraversa un momento difficile.
“Siamo da sempre dalla parte dei penultimi. Di chi attraversa un momento difficile magari perché è rimasto senza lavoro, perché ha divorziato, perché l’arrivo di un figlio ha destabilizzato un’economia familiare già in equilibrio precario”, ha fatto sapere, sottolineando il crescente bisogno di supporto sociale nella città di Milano. Tra i progetti simbolo spicca il ristorante solidale Ruben, dove chi è in difficoltà può cenare pagando solo un euro. “Si paga una cifra simbolica, così che non si pensi di andare in una mensa dei poveri ma di pagare una cena, con un menù, con degli chef che ogni sera cucinano piatti diversi”, ha spiegato la Vicepresidente. Questo approccio riflette la filosofia della Fondazione: aiutare con sensibilità, preservando sempre la dignità delle persone. In risposta all’aumento dei prezzi delle case, Valentina Pellegrini ha ricordato un progetto innovativo sviluppato negli anni scorsi: la ristrutturazione di cinque alloggi popolari, trasformati in opportunità per chi era alla ricerca di lavoro. “Alcuni dei nostri assistiti hanno imparato a svolgere dei lavori in campo edilizio. Competenze che hanno poi speso per cercare lavoro. E gli alloggi sono diventati casa temporanea per altri assistiti. Quindi una doppia opportunità”.
Tra le nuove iniziative, il progetto “Futuro Prossimo” si propone di costruire percorsi di sostegno personalizzati per 30-50 famiglie che frequentano Ruben. “È un progetto di welfare ma pensato in maniera personalizzata e specifica sui bisogni di 30 o 50 famiglie che già frequentano Ruben e che verranno accompagnate in un percorso sempre finalizzato alla ripartenza – ha spiegato – Vogliamo far sì che si liberi del tempo o che si liberino delle risorse, diversamente impiegate, per permettere alle persone che costituiscono la famiglia di lavorare”.
Per celebrare il decimo anniversario della Fondazione, è stata realizzata l’opera “DiVisi”, un progetto fotografico curato da Riccardo Bagnoli che ritrae 100 volti tra utenti, operatori e volontari del ristorante Ruben. L’obiettivo è mostrare l’invisibilità della differenza: tra i ritratti non si distingue chi vive un momento di fragilità. “Sta a ciascuno di noi riconoscere l’altro, entrandoci in contatto e stabilendo una relazione”, ha quindi concluso Valentina Pellegrini.
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