Secondo una ricerca presentata lo scorso settembre dalla Fondazione MAIRE, ad oggi ci sono ancora una serie di competenze che è necessario creare per la transizione energetica in tutto il mondo. I risultati dell’analisi condotta dalla realtà presieduta da Fabrizio Di Amato sono stati esposti in occasione dell’evento “Nello Spirito di Laudato Sì. Verso COP29: transizione energetica come opportunità di inclusione sociale e lavorativa”, tenutosi presso Casa Litta-Palazzo Orsini di Roma.
Promosso dalla Fondazione MAIRE insieme all’Ambasciata del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede, l’incontro voleva evidenziare la sinergia tra l’Enciclica Laudato Sì di Papa Francesco e la transizione energetica, da intendersi come un’evoluzione culturale, sociale, economica ed ambientale. Una sfida in cui le imprese svolgono un ruolo cruciale e per la quale, stando a quanto emerso dallo studio “Climate goals: winning the challenge of climate goals through the creation of skills and competences worldwide” della Fondazione MAIRE, è necessario creare nuove competenze multidisciplinari, educare all’adattamento climatico e sviluppare delle soluzioni innovative. La ricerca, avviata nel 2023 in collaborazione con IPSOS e condotta in 12 Paesi, ha messo in evidenza come la transizione energetica possa rappresentare un’opportunità per la creazione di posti di lavoro e per l’inclusione delle donne e delle minoranze.
“Per gestire efficacemente la transizione energetica e sfruttarne la potenziale capacità inclusiva – ha affermato il Presidente della Fondazione del Gruppo Fabrizio Di Amato – le aziende devono non solo agire secondo i principi ESG ma anche promuovere un più ampio cambiamento culturale. MAIRE guida questa trasformazione agendo come abilitatore di nuove tecnologie per la decarbonizzazione e, insieme alla Fondazione MAIRE, attraverso la formazione delle nuove competenze”.
Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione anche del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dell’Ambasciatore del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede Antonio Zanardi Landi, la Fondazione presieduta da Fabrizio Di Amato ha inoltre annunciato il lancio di un bando per borse di ricerca per studi socio-economici che hanno come oggetto il rapporto tra i flussi migratori e la transizione energetica, allo scopo di realizzare un progetto formativo per l’inclusione lavorativa dei migranti nel settore.
Per maggiori informazioni: