Un editoriale interamente dedicato a Giorgio Napolitano, nel quale vengono elogiate le sue doti umane oltre che politiche: è questo il modo con cui Giampiero Catone decide di dare l’ultimo addio all’ex Presidente della Repubblica, venuto a mancare lo scorso 22 settembre.
“Un protagonista nel PCI per le sue idee innovative e socialdemocratiche che gli valsero l’appellativo di ‘Migliorista’”, scrive Giampiero Catone nell’articolo pubblicato su “La Discussione”, ma anche una persona che ha saputo “coniugare il dialogo con tutte le culture e le aree politiche”. Giorgio Napolitano è riuscito, grazie anche alla sua “apertura verso le ragioni innovative dell’economia, della produzione, dello sviluppo e delle imprese”, a conquistare le cariche più alte dello Stato: Presidente della Camera, Senatore a vita, Presidente della Repubblica per due mandati.
La sua vita personale e professionale si interseca con la storia della seconda metà del Novecento. “Dal dopoguerra agli anni della rinascita democratica, il suo pensiero ha attraversato tutta la complessità delle storie politiche, dei traguardi raggiunti con lo sviluppo economico, fino alle speranze di nuove generazioni”, osserva Giampiero Catone, il quale riconosce al Presidente Napolitano di “aver interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, per la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa”.
Tra le sue più spiccate doti personali, ricorda “la capacità di agire con intelligenza e tenacia, a tutela dei cittadini e della Costituzione” e la “franchezza e lealtà con cui l’uomo politico Napolitano amava discutere e confrontarsi”.
Il giornalista riserva anche una piccola parentesi a quanto accaduto nell’autunno del 2011, per riflettere su un errore che malgrado tutto “va ricordato”, riferendosi alla decisione di affidare l’incarico per la formazione di un Governo tecnico al professor Mario Monti al fine di evitare le elezioni anticipate. L’evento aprì “uno scenario catastrofico” con risultati lontani da quelli annunciati, tra cui la riforma della Previdenza firmata dal Ministro Elsa Fornero.
Governo tecnico a parte, Giampiero Catone invita a ricordare Giorgio Napolitano come un “garante delle istituzioni” che ha svolto “una convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori della vita democratica dell’Italia”. Del Presidente sono state “unanimemente apprezzate la gentilezza, la sua umanità e perseveranza”, usate nella lotta contro i pregiudizi, a difesa dei valori di solidarietà, nell’incentivare la crescita economica e nel difendere lo sviluppo sociale, la pace e il progresso del Paese.
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