Treviglio: Alessandro Azzi (Federazione Lombarda BCC) ospite della tavola rotonda “Welfare di Comunità”

Alessandro Azzi a welfare di comunità

“Il percorso della cooperazione a Treviglio, come altrove, ha radici lontane. Le Casse rurali sono luoghi di solidarietà locale e mai come oggi le sfide globali chiamano in causa realtà locali”: a sottolinearlo con forza Alessandro Azzi, Presidente di Federazione Lombarda BCC, intervenuto in occasione della tavola rotonda “Welfare di Comunità. Il Contributo Innovativo del Sistema Cooperativo”, organizzata venerdì 17 settembre dalla Cassa Rurale BCC Treviglio, in collaborazione con Federazione Lombarda BCC, CreaWelfare e Federcasse. L’evento, tenutosi presso il PalaGerundium di Casirate d’Adda, è stato aperto dal Presidente della BCC di Treviglio Giovanni Grazioli e ha visto la partecipazione di Valerio Corradi (docente di Sociologia del Territorio alla Cattolica di Milano), Valeria Negrini (Presidente di Confcooperative-Federsolidarietà Lombardia) e Nicola Piccinelli (Presidente di CreaWelfare). A moderare l’incontro, il Direttore di Federcasse Sergio Gatti.
Nel suo intervento, il Presidente Alessandro Azzi ha ricordato come, da sempre, le Banche di Credito Cooperativo abbiano nel proprio DNA “non solo una funzione economica ma una vocazione sociale e solidaristica”, ponendo inoltre l’accento sul ruolo delle Casse rurali in uno scenario in cui “le sfide globali chiamano in causa realtà locali”. “L’invecchiamento, l’aumento delle disuguaglianze sociali, la necessità di riequilibrio tra affetti, cure familiari e lavoro, il costo troppo alto dell’assistenza sociale”, ha aggiunto, “sono tutte ‘Domande’, cui dobbiamo cercare risposte”. Per il Presidente di Federazione Lombarda BCC, le risposte sono da rintracciare “nei nostri valori e nei nostri statuti, che parlano di promozione del bene comune”: “I numeri ci danno ragione. Il numero dei soci delle BCC è arrivato a 1,4 milioni. Nonostante il silenzio dei grandi mass media, e nonostante un’impostazione normalizzatrice delle BCE verso il nostro modo differente di fare banca”, ha sottolineato.
Alessandro Azzi ha poi affrontato il delicato tema della desertificazione, sia in termini sanitari che di sistema del credito: “Per noi bergamaschi e bresciani, questa desertificazione sanitaria ha significato tanto. I nostri medici condotti, sempre meno numerosi e sempre più anziani e burocratizzati, non erano nelle condizioni di rispondere all’emergenza. Desertificare il territorio nell’epoca della globalizzazione è estremamente pericoloso. Tant’è che ora nel PNRR si cerca di investire miliardi, per creare (o ricreare, dove nel tempo sono stati tolti) soggetti sanitari di comunità e ospedali a servizio dei territori”.
Nel concludere il suo discorso, il Presidente ha tracciato anche un parallelismo con la situazione in atto nel sistema del credito. “Non è che concentrando tutto in grandi gruppi bancari si rischi la stessa cosa? Non è che spingendo le BCC ad adottare logiche che sono di grandi banche, si rischi di trasformarle in un’altra cosa? È un tema su cui è importante sensibilizzare anche chi oggi governa il nostro Paese”.
In tale prospettiva si inseriscono due importanti iniziative lanciate in tema di welfare territoriale: la prima, “CreaWelfare”, piattaforma digitale rivolta alle piccole e medie imprese con l’obiettivo di creare occasioni e proposte nel campo del welfare aziendale; la seconda, “Mutue di Comunità”, nasce per dare supporto al territorio attraverso un sistema integrativo o complementare a quello del Sistema Sanitario Nazionale, per offrire accesso a un welfare allargato che include ambiti quali salute, famiglia, formazione e tempo libero.

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