“Un piano industriale di rottura, disegnato da un nuovo vertice che pensa all’azienda in un contesto europeo e che decide di guardare a un orizzonte temporale di lungo periodo”: è Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A, a illustrare il nuovo corso intrapreso dal Gruppo in concomitanza con il Piano Industriale 2021-2030. Un passaggio che ha marcato la trasformazione della società da multiutility a Life Company: “Da alcuni anni si osserva una tendenza, nell’analisi della relazione tra marche e persone, che indica come venga riconosciuto sempre maggior valore aggiunto ai brand che hanno un loro chiaro purpose”, sottolinea Carlotta Ventura in un editoriale pubblicato su “Harvard Business Review Italia”. Brand che, prosegue, “esplicitano la ragione per cui esistono come marca, il contributo che possono dare alla società”.
È il concetto di “decade of action” quello evidenziato dal Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A: “I brand nei prossimi dieci anni saranno giudicati, valutati e scelti non solo in base al loro purpose, ma in base al modo in cui attueranno la loro visione, in modo unico e rilevante, progettando il proprio business e le loro azioni in totale coerenza, e trasparenza”. Uno scenario, aggiunge, in cui il tema della sostenibilità riveste un ruolo a dir poco centrale per le nuove generazioni, “categoria di riferimento di qualsiasi pensiero di medio-lungo periodo”. Il Gruppo, guidato dall’AD e DG Renato Mazzoncini e dal Presidente Marco Patuano, è pronto a fare la sua parte centrando il proprio focus su energia, acqua e ambiente: una Life Company, dunque, che rafforza la propria vicinanza alle persone e al tema della sostenibilità, puntando sempre più su un uso circolare delle risorse naturali. “Ragionare su una nuova visione del futuro e del ruolo dell’azienda è addirittura indispensabile se ci si trova a essere nel mezzo di una pandemia che ha cambiato le priorità”, sottolinea Carlotta Ventura, che specifica come la Life Company nel 2021 si sia trovata “al posto giusto nel momento giusto”: “Poter servire i cittadini in un periodo complicato della vita del nostro Paese, avendo la forza di guardare al lungo periodo, in un’industry che si occupa di energia, ambiente e acqua nel momento in cui sostenibilità e Green New Deal sono le parole chiave del tempo presente”.
Come evidenziato nell’editoriale, il lavoro compiuto per delineare vision, mission e brand value proposition ha consentito di definire un posizionamento distintivo per A2A. Da qui l’intuizione di abbandonare il termine multiutility per abbracciare definitivamente quello di Life Company, arricchito inoltre di “un importante aspetto qualitativo: non solo il cosa fa (si occupa, in maniera alta, degli elementi della vita del pianeta) ma il come (con attenzione alla qualità della vita delle persone)”. Non a caso, nella presentazione del Piano Industriale con orizzonte 2030, l’AD e DG Renato Mazzoncini ha intitolato il proprio intervento “Life is our duty”. “Così gli importanti investimenti previsti dall’azienda, la focalizzazione su transizione energetica ed economia circolare, e tutti i dettagli del progetto di sviluppo aziendale sono stati raccontati in una cornice narrativa nuova e, a nostro parere, rilevante per tutti gli stakeholder”, spiega Carlotta Ventura, che lascia in conclusione un messaggio sull’impegno assunto dalla Life Company: “Da allora in poi in A2A lavoriamo, tutti, tutti i giorni, per concretizzare azioni che confermino il nostro modo di stare nel mondo”.