Unicredit chiude con un profitto di 680 milioni l’ultimo trimestre, portando l’utile complessivo a quota 1,6 miliardi di rosso. L’Amministratore Delegato Jean Pierre Mustier, più volte accostato al Monte dei Paschi di Siena come interlocutore per l’uscita del Tesoro dalla banca salvata pubblicamente, chiude la porta a operazioni di fusione e acquisizione. “ Non c’è nessuno progetto di M&A ”, ha ribadito il CEO in una presentazione alle agenzie stampa dei conti. In particolare su Mps si è trincerato su un: “ Non commentiamo le speculazioni ”. Nel trimestre il Gruppo registra un utile di 680 milioni (-42,4% sul trimestre 2019) sopra il consensus degli analisti che ne prevedeva 300 milioni. L’utile netto sottostante del trimestre è di 692 milioni (+31,1% trimestre su trimestre). Confermati gli obiettivi della banca: “ Siamo in linea con i tempi previsti per conseguire il nostro obiettivo di utile netto sottostante superiore a 0,8 miliardi di euro ” per quest’anno “ e confermiamo il nostro target tra 3 e 3,5 miliardi ” per il 2021, dice Mustier nella nota sulla trimestrale. Infine, aggiunge: “ Rimaniamo fermamente impegnati a ripristinare la nostra politica di distribuzione del capitale prevista in Team 23, che abbina alla distribuzione del 50 per cento degli utili netti sottostanti, da realizzarsi con un mix di dividendi in contanti e riacquisto di azioni, la distribuzione graduale, a partire dal 2021, del capitale in eccesso, soggetta a ricevere il “via libera” regolamentare ”.