Condizionatori, televisori, computer. Ma anche cuffie, cellulari, ventilatori o stampanti. Sono tutti classificabili come e-waste, ovvero rifiuti elettronici. La notizia – pessima – è che in tutto il mondo nel 2019 se ne sono prodotti 53,6 milioni di tonnellate, una cifra mai toccata prima che si traduce in 7,3 chilogrammi per abitante, con i cittadini europei che raggiungono i 16,2 chili.
Nel panorama in costante evoluzione della gestione ambientale, l’intermediazione dei rifiuti assume oggi un ruolo…
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