Hiteco inaugura la nuova sede a Corpolo

Hiteco logo

L’inaugurazione della nuova sede di Hiteco a Corpolo rappresenta un importante passo avanti per l’azienda e per il territorio circostante. Con una superficie di 9000 metri quadrati, di cui ben 7000 dedicati all’area produttiva, la nuova struttura triplica le dimensioni della precedente sede di Villa Verucchio.

Hiteco, società specializzata in componenti meccatronici ad alta tecnologia per produttori di macchine utensili e controllata al 100% da Scm, si prepara a una fase di espansione e crescita grazie all’investimento del Gruppo. Il fatturato dell’azienda si attesta intorno ai 40 milioni di euro e l’obiettivo è quello di aumentare le esportazioni in Europa, Asia e Nord America. La cerimonia di inaugurazione ha visto la presenza dell’assessore allo sviluppo economico dell’Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, e del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, entrambi testimoni dell’impegno costante di Hiteco e del Gruppo Scm a favore del territorio e della comunità locale.

La nuova sede di Corpolo non solo si distingue per le sue dimensioni e per la capacità produttiva, ma anche per la sua sostenibilità e il legame con la storia del luogo. Durante i lavori di realizzazione, infatti, sono stati rinvenuti e recuperati siti e reperti archeologici di epoca romana, che saranno oggetto di una mostra curata da adArte, società che ha condotto gli scavi, e promossa dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Il progetto non solo costituisce un’importante opportunità di crescita economica per l’azienda, ma anche un modo per valorizzare e preservare il patrimonio storico e culturale della regione. La nuova sede di Hiteco a Corpolo si inserisce dunque in un contesto di sviluppo sostenibile e di promozione del territorio.

L’inaugurazione della nuova sede di Hiteco è quindi un momento significativo per l’azienda, il Gruppo Scm e per l’intera comunità di Corpolo e dintorni. Un segnale di fiducia nel futuro e di impegno verso un modello di sviluppo che tenga conto dell’ambiente e delle radici storiche del territorio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

due × cinque =