I genitori possono tirare un sospiro di sollievo: sono calate, nelle ultime due settimane, le infezioni da virus respiratorio sinciziale (VRS) e da altri virus respiratori nei bambini. A confermarlo Susanna Esposito, Direttrice della Clinica Pediatrica dell’Ospedale di Parma, presso cui svolge anche l’attività di docente. La pediatra, che è anche esperta infettivologa, è responsabile del Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria (SIP). Secondo la professoressa, anche se “i reparti di pediatria sono ancora pieni, siamo sicuramente in una fase di diminuzione delle infezioni stagionali come influenza e virus respiratorio sinciziale”: si tratta di un’ottima notizia, perché il VRS è tra i più pericolosi in assoluto per i bambini, in particolare quelli sotto i due anni di età.
Secondo la previsione di Susanna Esposito, i virus respiratori hanno ormai già da tempo superato il loro picco e resteranno in circolazione ancora per almeno un mese.
Non bisogna in ogni caso abbassare la guardia: anche se i casi sono in calo, i giovani pazienti sono ancora molti e i rischi di complicanze rimangono insidiosi, specialmente quando a colpire sono due virus in combinazione anziché uno solo. La pediatra ha spiegato che “i casi più impegnativi legati ai ricoveri attualmente sono quelli in cui, insieme a questa infezione, c’è anche il coinvolgimento del metapneumovirus, patogeno che, quando infetta il bambino con virus respiratorio sinciziale può determinare casi più gravi, con ricoveri più lunghi che durano anche sette giorni invece di quattro”. Susanna Esposito ha inoltre affermato che “tra le forme infettive che vediamo negli ospedali pediatrici in questo periodo ci sono anche polmoniti da streptococco di gruppo A, lo stesso patogeno che provoca la scarlattina”.
Il VRS è un patogeno ubiquitario e altamente contagioso, responsabile di una vasta gamma di problemi respiratori nei bambini, in particolare nei primi anni di vita. Nonostante la quasi totalità dei più piccoli entri in contatto con il virus entro i primi quattro anni di vita, la reinfezione rimane una possibilità concreta, solitamente manifestandosi in forma più lieve. I sintomi del VRS variano da lievi a gravi, spaziando dal comune raffreddore a condizioni più serie come bronchioliti e polmoniti, particolarmente pericolose nei bambini sotto i due anni e nei nati prematuri.
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