I servizi segreti possono avere un ruolo importante nell’instaurare un dialogo pacifico tra le nazioni? Secondo Giampiero Catone, come sottolineato in un editoriale pubblicato su “La Discussione”, la risposta è affermativa.
L’intelligence è infatti protagonista nella lotta al terrorismo, uno dei fenomeni che maggiormente contribuisce a tenere alta la tensione internazionale, o persino a causare guerre. Il ruolo dei servizi segreti nell’anticipare e prevenire gli attentati terroristici, salvando vite umane, è importantissimo.
Anche se gli 007 fanno un lavoro eccezionale nel raccogliere informazioni, resta il problema che spesso i dati forniti dall’intelligence non vengono creduti. Giampiero Catone fa l’esempio di due eventi tragici avvenuti di recente: gli attacchi contro Israele del 7 ottobre e la strage al Crocus City Hall di Mosca ad opera dell’ISIS.
I capi di Stato di entrambi i Paesi erano stati avvertiti dall’intelligence statunitense che un qualche tipo di azione terroristica era imminente: ma l’avvertimento era stato interpretato come una esagerazione o persino come un tentativo di destabilizzazione. È invece fondamentale che i rappresentanti degli Stati imparino a prendere molto sul serio la competenza dei servizi segreti.
Fortunatamente, l’Italia ha già compreso questa verità, investendo notevoli risorse nel potenziamento delle agenzie di intelligence, recentemente riorganizzate sotto il nome di “Istituzione e ordinamento dei servizi per la informazione e la sicurezza e disciplina del segreto di Stato” e posti sotto il controllo diretto del Premier.
Il ruolo degli 007 nel mantenere la pace mondiale non si limita infatti all’antiterrorismo: è necessario potenziare i servizi segreti anche in previsione di minacce future, come ad esempio gli attacchi informatici. La politica deve rendersi conto che investire in nuove tecnologie, risorse e personale d’eccellenza per l’intelligence non è affatto uno spreco, bensì una garanzia di migliore sicurezza per i tempi a venire.
“La politica non sottovaluti il mestiere degli “007”, talvolta le nostre vite sono appese al filo invisibile delle loro capacità”, conclude Giampiero Catone nel suo editoriale.
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https://ladiscussione.com/311784/attualita/lintelligence-al-servizio-del-paese/