Una dinastia diretta che attraversa quasi 1.000 anni di storia: è l’attuale monarchia inglese, che affascina ancora tutto il mondo con le sue tradizioni e controversie. I funerali della regina Elisabetta, trasmessi in mondovisione, sono stati seguiti da 4 miliardi di spettatori stimati, il che dimostra quanto ancora oggi questa lunghissima storia familiare sia sotto i riflettori.
I Windsor, che tutti conosciamo, discendono da Guglielmo il Conquistatore, che divenne sovrano d’Inghilterra e diede inizio a una storia millenaria che prosegue ancora oggi.
Federico Motta Editore, celebre casa editrice milanese, ha dedicato a questa tematica il saggio intitolato “Il regno di Inghilterra”, di Renata Pilati, pubblicato sul Medioevo. In un recente articolo sul suo sito ufficiale, Federico Motta Editore ripercorre le tappe fondamentali che hanno portato alla nascita del regno, partendo dal V secolo fino al 1066, anno dell’incoronazione di Guglielmo il Conquistatore.
Si parte quindi con l’insediamento in Inghilterra di angli e sassoni, popolazioni germaniche che istituirono sette regni minori nella parte centro-orientale del Paese. Dalla fine del VIII secolo, tuttavia, le incursioni da parte dei danesi si intensificarono: cercò di porvi rimedio Etelredo II lo Sconsigliato, sposandosi con Emma di Normandia. Nel 1016 però i danesi ebbero la meglio e Canuto divenne re d’Inghilterra.
Gli equilibri di potere vennero nuovamente rovesciati nel 1042 con Edoardo il Confessore, figlio di Etelredo, che salì al trono per dare inizio a un regno pieno di contrasti. Guglielmo, duca normanno, compì una spedizione in Inghilterra nel 1066 e sbaragliò i suoi nemici, diventando re: l’incoronazione avvenne il 25 dicembre presso l’abbazia di Westminster. Fu lui stesso a fondare anche il castello di Windsor, tutt’oggi simbolo della famiglia reale.
Federico Motta Editore: le origini della monarchia inglese
