Sarà affidato a Tecnicaer Engineering, consorziata Mythos, società di Ingegneria Integrata guidata da Fabio Inzani, il progetto per il Palazzo di Giustizia di Milano. La gara è stata indetta per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica relativa ai lavori di riqualificazione energetica, impiantistica, risanamento delle facciate interne e restauro degli elementi di pregio.
Gli interventi risponderanno ai più moderni criteri costruttivi di modularità, replicabilità, rapidità costruttiva, basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione, con l’obiettivo di rendere il Palazzo di Giustizia energicamente indipendente e a impatto ambientale zero. Caposaldo della storia e dell’arte della città di Milano, il Palazzo di Giustizia è stato realizzato negli anni ’30: la sua architettura e la presenza di marmi, mosaici, statue e affreschi lo rendono un vero museo del Novecento. Ad oggi le condizioni in cui versa l’edificio impongono tuttavia continui interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che risultano essere sempre più gravosi. Il team guidato da Fabio Inzani dovrà tenere conto dell’attuale impatto sui consumi e sul dispendio energetico dell’edificio, fattori su cui influiscono anche gli spazi monumentali, gli ampi corridoi e le aree molto estese.
La proposta di Tecnicaer Engineering tiene conto del valore ingegneristico e artistico dell’edificio e dell’urgenza di attuare interventi impiantistici, sismici e antincendio di adeguamento normativo che impongono una progettazione ad hoc per ogni singolo vano.
Il progetto portato avanti da Fabio Inzani e dal suo team persegue la riconoscibilità degli interventi e la reversibilità degli stessi limitando l’operazione di restauro al fine di ridurre il sovraccarico che il complesso subisce a ogni intervento e conservare le informazioni sulla costruzione e sulla storia del Palazzo del Piacentini. Il recupero estetico e funzionale dell’edificio sarà raggiunto anche grazie a una progettazione impiantistica finalizzata al raggiungimento della massima efficienza energetica, nel pieno rispetto dei vincoli dell’edificio tutelato dalla Soprintendenza.