Il forte impatto che il conflitto tra Russia e Ucraina avrà sull’economia dei Paesi europei sarà presto ancora più evidente: l’Unione Europea è però pronta ad attuare le misure necessarie per tutelare crescita, energia, materie prime e import. Al possibile blocco del gas (con il conseguente ulteriore aumento del prezzo del petrolio), annunciato dalla Russia, i Paesi UE hanno quindi intensificato le sanzioni nei confronti di Russia e Bielorussia. Ad affrontare il tema è Giampiero Catone che, in uno dei suoi editoriali pubblicati sul quotidiano “La Discussione”, approfondisce le priorità e gli obiettivi del Consiglio europeo.
Il vertice UE è determinato a rafforzare la spesa militare incrementando quindi i fondi e le attività di difesa dei Paesi dell’Unione. Un’altra priorità riguarda poi lo sviluppo di energie e fonti alternative volto a ridurre, e successivamente annullare, l’attuale dipendenza delle economie europee da gas, petrolio e carbone russo. Ogni Paese, sottolinea il giornalista, ha inoltre l’urgenza di programmare interventi utili ad attenuare il caro bollette, in particolar modo per le famiglie con un reddito limitato e per le piccole e medie imprese. Oltre a ciò è tuttavia importante ricordare che è in atto una vera crisi umanitaria. Nella lista delle priorità anche gli aiuti e l’accoglienza dei rifugiati occupano una posizione preminente: il Presidente del Consiglio Draghi, specifica Giampiero Catone, ha ribadito l’impegno che l’Italia ha intenzione di portare avanti su questo fronte.
Sono numerosi gli interrogativi che hanno aperto il vertice UE a Parigi: come reagirà Mosca alle sanzioni? Quale sarà l’impatto sulle economie europee? Il colloquio telefonico avvenuto tra il Presidente del Consiglio e il Presidente francese Macron ha consentito di analizzare “gli ultimi sviluppi della crisi in Ucraina e le sue conseguenze sull’economia europea”. Stando alle parole del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, il conflitto in Ucraina causerà “un aumento dell’inflazione, una maggiore pressione sui prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari e una volatilità del mercato”. L’impatto sulla crescita sarà quindi evidente, “ma i nostri fondamenti economici sono forti”. La proposta dell’Alto rappresentante dell’UE per la Politica estera, Josep Borrell, sembra essere la giusta soluzione: “La prima cosa che dobbiamo fare è tagliare questo cordone ombelicale che unisce la nostra economia all’economia russa e interrompere il flusso che gli consente di accumulare riserve con le quali possono finanziare la guerra”.
È arrivata la decisione dei Paesi UE, spiega Giampiero Catone, di inasprire le sanzioni nei confronti di Russia e Bielorussia: tre banche bielorusse sono state scollegate dalla piattaforma finanziaria internazionale swift e sono state applicate forti restrizioni contro il settore marittimo e le criptovalute. La Cina si è però mostrata contraria alle sanzioni inflitte alla Russia. “Non hanno fondamento nel diritto internazionale”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian. “Provocheranno solo serie difficoltà all’economia e al sostentamento dei Paesi interessati” e “aggraveranno ulteriormente la divisione e lo scontro”. La cooperazione commerciale tra Cina e Russia (giacimenti di petrolio e gas compresi) non verrà sospesa, ha affermato il portavoce.
Per quanto riguarda la fornitura di gas in Europa, Gazprom continua ad alimentare i gasdotti che attraversano l’Ucraina per raggiungere l’Europa. L’obiettivo della Commissione Europea, chiarisce Giampiero Catone, rimane quello di diminuire di due terzi la dipendenza dal gas russo. “E questo richiede misure macroeconomiche, misure tecniche, richiede anche che i cittadini europei abbassino il riscaldamento nei loro appartamenti – spiega il rappresentante dell’UE per la Politica estera, Josep Borrell – un po’ come tagliamo il consumo dell’acqua quando c’è la siccità. O esattamente come ci mettiamo una mascherina per poter fare fronte al virus. Quello che abbiamo fatto contro il Covid-19 dobbiamo farlo in favore dell’Ucraina”.
Per maggiori informazioni:
https://ladiscussione.com/152742/politica/oggi-il-consiglio-europeo-piu-fondi-per-la-difesa-e-autonomia-energetica/