Ormai da diversi anni viene dedicata un’attenzione sempre più rilevante al concetto di sostenibilità ambientale: il nuovo modello di sviluppo deve essere capace di soddisfare i bisogni del presente senza però compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri.
Nella lotta al cambiamento climatico anche il settore edile è ampiamente coinvolto. Oggi l’edilizia sostenibile è per l’appunto un obiettivo primario che ha destato una maggiore attenzione anche da parte di tutti gli attori coinvolti, i quali mirano a modificare l’approccio alla progettazione.
Ne è consapevole Antonio Franchi che da anni, alla guida della società specializzata nel ramo immobiliare d’alta gamma (The Residenze), porta avanti progetti di rivalutazione e riqualificazione. Un esempio su tutti è l’intervento di ristrutturazione e modernizzazione ideato per lo storico Palazzo Ravasio di Verona.
In che modo l’edilizia può contribuire alla sostenibilità ambientale, riducendone l’impatto? Favorire la transizione energetica utilizzando fonti di energia rinnovabile, ideare prodotti, beni e servizi attraverso una progettazione basata sull’attenzione all’ambiente con l’eco-design e mitigare gli effetti del cambiamento climatico rientrano nelle strategie attraverso le quali è possibile creare un modello di sviluppo capace di mantenere l’equilibrio tra rispetto ambientale e progresso socio-economico.
Nel 2015 l’ONU ha definito, con l’Agenda 2030, i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, ovvero una serie di azioni e target volti a migliorare la vita degli individui salvaguardando al contempo gli ecosistemi del Pianeta. Dagli anni ’90 anche le aziende e i singoli cittadini si sono uniti ai Governi dando il proprio contributo per la tutela dell’ambiente. Le filiere produttive, ad esempio, hanno attuato diverse politiche come l’adozione delle migliori tecnologie e pratiche sulla base dei principi dell’economia circolare, la conservazione e tutela del territorio e della biodiversità, ma anche il riciclo e la gestione ottimale dei rifiuti, la promozione della mobilità sostenibile, nonché lo sviluppo di tecnologie innovative per l’ambiente. Anche la promozione delle fonti di energia rinnovabile e l’impiego efficiente delle risorse è una strategia sempre più spesso implementata dalle aziende: lo sa bene il team di Antonio Franchi che realizzerà per Palazzo Ravasio un edificio in classe A, dotato di impianti all’avanguardia e di sistemi di isolamento in grado di limitare i consumi e garantire quindi il massimo comfort termico.
Il progetto di ristrutturazione dello storico edificio prevede l’utilizzo di materiali e impianti green. I pavimenti saranno biocompatibili al 100%, mentre le finestre saranno realizzate in legno con processi altamente sostenibili. Tutte le pareti saranno inoltre provviste di isolamento termico, integrato con diversi componenti, con lo scopo di offrire un ottimo isolamento anche acustico e ridurre il numero di inquinanti, garantendo quindi ambienti sani e confortevoli. Il biointonaco di fondo a base di calce naturale rivestirà poi le pareti che saranno rifinite con un’idropittura organica minerale eco-compatibile oppure con un bio spatolato totalmente ecologico. Per quanto riguarda invece l’impiantistica, il progetto di Antonio Franchi propone una soluzione all’avanguardia a totale energia rinnovabile. Due generatori in pompa di calore aria-acqua, alimentati esclusivamente da energia elettrica, consentiranno il funzionamento della climatizzazione invernale ed estiva e della produzione sanitaria attraverso un meccanismo a cascata. La qualità dell’aria indoor sarà infine garantita attraverso un meccanismo di ventilazione capace di eliminare in modo costante gli inquinanti presenti, evitando qualsiasi spreco energetico.
Un business, come in questo caso quello di Antonio Franchi e del suo team, che fa della sostenibilità ambientale, sociale ed economica il fulcro delle proprie scelte, viene considerato maggiormente affidabile e meno rischioso e, di conseguenza, capace di produrre valore nel lungo periodo.