Carlotta Ventura ad “Adnkronos”: la visione del futuro di A2A nel ruolo di Life Company

Carlotta Ventura

“La transizione ecologica è un obbligo, non abbiamo alternative, è evidente che vada portata a termine cercando di non lasciare indietro nessuno nel passaggio tecnologico e culturale che stiamo attraversando”: è il messaggio di Carlotta Ventura, intervistata da “Adnkronos”. In qualità di Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs di A2A, la manager ha parlato del piano industriale in corso e del passaggio da multiutility a Life Company: “Abbiamo scelto di definirci una Life Company quando stavamo scrivendo il nuovo piano industriale: ci occupiamo di acqua, aria, ambiente, terra ed energia, elementi fondamentali per la vita. Nel senso che ci occupiamo della qualità della vita delle persone e delle comunità che serviamo”.
La filosofia più profonda delle attività del Gruppo è legata strettamente alle persone, alla conoscenza dei territori, alla trasparenza, alla sostenibilità, all’innovazione, per concretizzare un miglioramento significativo della qualità della vita. Si parte dal piano industriale ma si parte anche dalle singole azioni dei 13mila dipendenti, “tutti occupati a dare il proprio contributo per una crescita sostenibile”, ha spiegato Carlotta Ventura.
“Il piano industriale, presentato a gennaio 2021, mette a terra il purpose di Life Company e ne è la realizzazione concreta. È un piano decennale che si occupa di infrastrutture, da 16 mld di investimenti su due pilastri – economia circolare e transizione energetica – e guidato dalla sostenibilità”. Sei miliardi sono stati destinati all’economia circolare, dieci miliardi a supporto di decarbonizzazione ed elettrificazione dei consumi. Nel lungo termine si lavora all’aggiornamento del piano in seguito alle misurazioni effettuate secondo i criteri della tassonomia europea.
A confermare la coerenza tra purpose e azioni intraprese ci sono i numeri del Bilancio Integrato 2020: 738 milioni di euro di investimenti, di cui l’80% in linea con gli SDGs dell’Agenda 2030, riduzione del 10% rispetto al 2019 del fattore di emissione di anidride carbonica (CO2) delle attività del Gruppo, crescita del 6% della produzione di energia da fonti rinnovabili e 1,85 miliardi di euro il valore economico distribuito dagli stakeholder sui territori.
Prendersi cura delle persone, insegna A2A, significa anche offrire servizi essenziali come l’energia, la gestione del ciclo dei rifiuti, l’illuminazione pubblica, il servizio idrico integrato, il teleriscaldamento e le soluzioni smart per città sempre più vivibili e sostenibili.

Per maggiori informazioni:
https://www.adnkronos.com/da-multiutility-a-life-company-la-nuova-visione-di-a2a_3ES6SgHRoIoj3nZvHYiPvb

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