Attualmente a rischio tra i 5 mila e i 10 mila posti di lavoro, lo ha annunciato il gigante finlandese delle telecomunicazioni Nokia che, in un comunicato ufficiale pubblicato il 16 marzo 2021, ha confermato la decisione di ridurre i costi dell’azienda.
La riduzione del numero dei dipendenti fa parte di un programma di ristrutturazione che prevede altresì un grande investimento nel campo della ricerca e dello sviluppo per puntare sulla tecnologia 5G, sul cloud e sulle infrastrutture digitali.
“Le decisioni che possono avere un potenziale impatto sui nostri dipendenti non vengono mai prese alla leggera – spiega Pekka Lundmark, eletto Presidente e CEO di Nokia lo scorso agosto – Garantire l’organizzazione e le capacità corrette è un passo necessario per fornire prestazioni sostenibili a lungo termine. La mia priorità è garantire che tutti gli interessati siano supportati durante questo processo”.
A ottobre 2020 Nokia aveva già presentato un nuovo modello operativo pensato per migliorare il posizionamento dell’azienda sui mercati in continuo sviluppo, competendo con la rivale svedese Ericsson e la rivale cinese Huawei, e per adattarsi al meglio alle necessità dei clienti.
Attualmente la forza lavoro del gruppo finlandese conta circa 90 mila risorse che tra un paio di anni potrebbero scendere a 85-80 mila, ma come dichiara l’azienda, il numero esatto dei licenziamenti dipenderà principalmente dall’evoluzione del mercato.
“Nokia ha ora quattro gruppi aziendali pienamente responsabili. Ognuno di loro ha identificato un percorso chiaro verso una crescita sostenibile e redditizia e sta riducendo il costo di base per investire nel proprio futuro”, ha aggiunto Pekka Lundmark.
Mobile Networks punta ad essere a capo delle reti di mobilità wireless e dei servizi associati. Il focus è sul consolidamento della leadership tecnologica, sull’impiego delle risorse per la ricerca e lo sviluppo del 5G e sulla spinta verso la digitalizzazione dei processi e degli strumenti lungo la catena del valore. Cloud and Network Services prevede, oltre a potenziare la leadership tecnologica, di ottimizzare i modelli di servizio, allineare i portafogli, accrescere la produttività e agevolare le azioni e le funzioni di sostegno. Nonostante ulteriori investimenti in ricerca e sviluppo, il percorso di Network Infrastructure rimarrà invece fondamentalmente immutato. Stesso discorso per Nokia Technologies che tuttavia amministrerà con cautela i propri costi.
“Ogni gruppo aziendale punterà alla leadership tecnologica. In quelle aree in cui abbiamo scelto di competere, giocheremo per vincere. Stiamo quindi migliorando la qualità del prodotto e la competitività dei costi e investiamo nelle giuste competenze e capacità”, ha concluso Pekka Lundmark.
Secondo le previsioni della società, la ristrutturazione ridurrà i costi fissi dell’azienda di circa 600 milioni di euro, inoltre gli oneri relativi a questa ristrutturazione saranno tra i 600 e i 700 milioni, di cui circa il 50% è previsto per l’anno 2021, circa il 15% per il 2022 e circa il 35% per il 2023.