Il latte, si sa, è un prodotto fondamentale per l’industria alimentare e per la produzione dei suoi derivati come ad esempio il formaggio, il burro, la panna e lo yogurt. In Italia, il settore lattiero-caseario, nonostante l’impatto economico causato dalla pandemia globale, ha saputo far fronte all’emergenza, mostrando un andamento piuttosto positivo.
La produzione di latte, a livello nazionale, ha registrato un incremento di circa il 13% negli ultimi sei anni. A fine del 2020 sono state prodotte almeno 12,5 milioni di tonnellate di latte e il Veneto, il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Lombardia sono le quattro principali produttrici di questo prodotto alimentare.
Sicuramente, l’aumento della produzione del latte è un aspetto importante per il mercato italiano e per la filiera lattiero-casearia, ma altrettanto importante è saper gestire le risorse e le grandi quantità di prodotto in eccesso. Proprio per questo motivo, alcune cooperative hanno deciso di collaborare e investire su un impianto che possa produrre latte in polvere, destinato in particolar modo ai neonati, da esportare in Cina.
Il principale obiettivo del coordinamento lattiero-caseario di Alleanza delle Cooperative è quello di trovare destinazioni alternative per le materie prime, sia per quanto riguarda la componente magra, sia per la componente grassa. Al momento è in atto uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto in grado di trasformare il latte italiano in un prodotto in polvere pronto per l’esportazione in Asia, specialmente in Cina dove la richiesta di latte in polvere è in continuo aumento. La ricerca analizzerà e valuterà molti aspetti, tra cui gli aspetti tecnici, commerciali e strategici delle diverse operazioni.
“L’operazione che ci avviamo a realizzare riveste un grande valore strategico che potrebbe avere importanti ricadute su tutte le aziende del settore lattiero-caseario italiano. È per questo che sarà nostra intenzione aprire l’iniziativa delle cooperative a tutte le organizzazioni e le imprese che operano nella filiera”, ha commentato così Giovanni Guarneri, il coordinatore del settore lattiero-caseario di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
Il nuovo impianto rappresenta un programma davvero ambizioso e la sua realizzazione è prevista entro il 2022. Al momento non ci sono altre notizie certe riguardo a questa iniziativa, ma secondo alcune fonti, Ozzano Taro, in provincia di Parma, potrebbe essere il candidato a diventare lo stabilimento dedicato al nuovo progetto.