Gli smart speaker, gli altoparlanti intelligenti a cui chiediamo se è il caso di portare l’ombrello prima di scendere o se avremo qualche altro evento in programma per la giornata, stanno a poco a poco conquistando il mercato nonostante gli ostacoli dettati dal coronavirus.
Nascono inizialmente come speaker per ascoltare musica e in grado di rispondere a semplici domande come “Che tempo fa oggi?”. Adesso sono dei veri e propri aiutanti digitali in grado di compiere (e far compiere) azioni più complesse, che faranno pensare (almeno a chi è nato negli anni 90) di vivere in un episodio della serie animata ambientata nel futuro I Jetson, meglio conosciuti come I pronipoti. Collegandosi ad altri elettrodomestici intelligenti dotati di connessione wifi, gli smart speaker possono accendere/spegnere le luci, azionare la lavatrice o abbassare la temperatura nelle stanze, tra le varie attività alla loro portata. Sono dei piccoli dispositivi dal design futuristico che facilitano lo svolgimento di attività in ambito domestico e/o lavorativo, diventando via via più indispensabili. E i numeri lo confermano.
Secondo le stime della società di ricerca Canalys, gli smart speaker in funzione nel 2020 saranno 320 milioni, un dato destinato a crescere nel 2021 quando si prevede che le vendite aumenteranno del 21%, raggiungendo la quota di 163 milioni di spedizioni nel prossimo anno. Alla guida del settore c’è la Cina che, essendo riuscita a tenere a bada la pandemia di Coronavirus, registrerà già nel 2020 una crescita del 16%, a fronte del solo 3% degli altri paesi. Gli analisti ritengono che le persone, trascorrendo più tempo a casa, saranno portate ad acquistare nuovi altoparlanti intelligenti o sostituire quelli più obsoleti. Per questo si calcola che entro il 2024 gli smart speaker attivi nel mondo raggiungeranno i 640 milioni, con i due terzi del mercato diviso tra Cina e Stati Uniti. Il responsabile della ricerca di Canalys ritiene che il successo dei dispositivi sia legato alla bravura dei produttori di apportare miglioramenti e innovazioni significative senza un aumento importante dei costi.
Le principali aziende produttrici sono Amazon, Google e Apple. Per quanto riguarda l’Occidente, in cima alla lista troviamo Alexa di Amazon, con dispositivi che vanno dai 50 ai 250 euro; seguita da Google Assistant, e da Siri di Apple.
Gli ultimissimi arrivi nel settore, che si prevede saranno i protagonisti tra i regali di Natale di quest’anno, includono: Amazon Echo di 4a generazione con un design completamente rivisto, un impianto audio qualitativamente superiore e lo stesso prezzo dei suoi predecessori e HomePod Mini presentato dall’azienda di Cupertino durante l’evento di lancio dello scorso ottobre.
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