Durante il Covid-19 c’è chi si arricchisce: in Cina sempre più miliardari

Secondo il rapporto di Hurun, istituto di ricerca con sede a Shanghai famoso per la sua lista annuale di super-ricchi, in Cina la classe più abbiente ha registrato un guadagno di 1.500 miliardi di dollari durante la pandemia. Risulta, infatti, che abbiano messo da parte più ricchezza negli ultimi mesi che non negli ultimi cinque anni messi insieme, grazie al boom dell’e-commerce e a quello dei giochi online. Un patrimonio pari addirittura a quota 4 mila miliardi di dollari. Il rapporto, pur incentrato solo sulla Cina, è indicativo di un fenomeno che è in realtà globale: grazie ad alcuni business particolari, durante la pandemia da Covid-19, i ricchi hanno avuto la possibilità di guadagnare ancora di più. Jack Ma, il fondatore del colosso dell’e-commerce Alibaba, è in testa alla classifica “Henchang Shaofang-Hurun China Rich List 2020”, stilata da Hurun Research: la sua ricchezza è salita del 45%, toccando 58,8 miliardi dollari, grazie ai mega-incassi che le aziende dello shopping online hanno registrato durante il lockdown. Al secondo posto c’è Pony Ma (57,4 miliardi), capo del gigante dei giochi online e proprietario di WeChat, il quale ha incrementato il suo patrimonio del 50%, nonostante le preoccupazioni per le prospettive statunitensi, dopo che la sua azienda è stata messa da Washington nella lista nera a causa dei timori per sicurezza nazionale USA. Al terzo posto c’è Zhong Shanshan, 66 anni, noto per il suo marchio di acqua in bottiglia Nongfu, che possiede 53,7 miliardi di dollari dopo un’IPO a Hong Kong a settembre. “ Il mondo non ha mai visto tanta ricchezza creata in un solo anno ”, ha commentato in una nota stampa il capo ricercatore del rapporto Hurun, Rupert Hoogewerf.

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